mercoledì 18 aprile 2012

Come fare un orto dal piatto...ovvero il recupero di semi e altri scarti dagli ortaggi consumati o trovati nella dispensa.

Ortaggi della dispensa da consumare e ricchi di semi pronti da seminare!
In questi anni un po per caso ma con molta fortuna, abbiamo coltivato gustosissima verdura a costo €0 partendo dai semi o da degli scarti degli ortaggi mangiati!

Pur non essendo a volte certe le origini e le varietà, gustoso è stato certamente il risultato...quest'anno si replica allargando la documentazione sugli esperimenti condotti, ormai saprete che i nostri esperimenti sono spunti di riflessione ma senza alcuna pretesa di essere scientifici.
Zucca Delica F1, da cui semi è partito il nostro primo
 esperimento documentato, vedi post.
Ma cosa si presta ad essere mangiato e ri-seminato o anche solo ri-cupato e ri-piantato?
Ciò di cui si consuma la polpa del frutto (come pomodori, melanzane, peperoni, peperoncini, zucche varie, meloni, anguria...) si prestano magnificamente per lasciarci i loro semi sul piatto; ma ci si può allargare anche mais, fagiolini, fave, fagioli e piselli (di cui si possono mangiare i baccelli cotti).
O ancora si possono piantare parti di scarto degli ortaggi da radice come ad esempio il colletto di carote, rape, finocchi, sedano, rafano... che fatti radicare e rimessi nel terreno riformano la vegetazione.

Dallalto: eddos, patate, aglio e cipolla.
Poi ancora si possono recuperare verdure che non si osa mangiare perchè vecchie in quanto giaciono in dispensa da tempo... che ormai stanno già vegetando ( classici esempi patate, cipolle, aglio, scalogno...).

Con un costo molto basso si possono anche usare semi secchi presenti in dispensa come: mais, fave, lenticchie, cicerchia e fagioli di tutte le varietà anche quelle più tradizionali tipo il fagiolo Lamon, quello dall'occhio nero o quello gigante Bianco di Spagna. Molto ricca può essere anche la disponibilità di ortaggi etnici, sia varietà di semi secchi che tuberi o rizzomi, come: batata in vari colori, zenzero, topinahbur, eddos...
Semi secchi: fave giganti,
 fagiolo Bianco di Spagna e fagiolo dall'Occhio nero.
Se ci spostiamo sui semi della frutta, il costo torna a zero e c'è l'imbarazzo della scelta tra: mele, pere, limoni, mandarini, arance, albicocche, prugne, ciliegie, pesche, nespole, alchechengi, avocado, litcis, mango... senza contare il ciuffo dell'ananas che radica con molta facilità. Molte di queste varietà per produrre andranno però innestate.
Non si butta nulla.
Non si possono coltivare invece: tutto ciò di cui si consuma la foglia (insalate e cavoli vari...) a meno chè non si abbia la radice, o gli ortaggi che si consumano prima della completa maturazione dei semi (cetrioli, zucchine, pattypan, certe volte i fagiolini, taccole, piattoni, peperoni friggitelli...).

Unica accortezza in caso di scambi tra ortisti di semi ottenuti attraverso questo metodo, "dichiarare" che sono varietà con origine incerte (a meno chè abbiate garanzie in tal senso)
...ma da qui possono nascere ottimi ortaggi e ottenere delle personali selezioni.

N.B. Molti ortaggi, soprattutto nella grande distribuzione, sono ibridi F1 (ibridi di prima generazione) i semi estratti sono quindi degli ibridi F2 (ibridi di seconda generazione) che possono manifestare caratteristiche differenti dalla generazione precedente. Se vi fornite invece direttamente da piccoli produttori, oltre a consumare prodotti più attentamente coltivati e magari di varietà tradizionali, avrete sicuramente indicazioni più precise sulla provenienza della semente e sulla varietà specifica.

Avvertenze e controindicazioni.
Sintomi strani:
inizierete ad aggirarvi tra i banchi del mercato o al supermercato del biologico, a guardare la verdura con occhi diversi! Più che altro i fini ormai sono diversi - iniziata un esperienza del genere si gira con gli occhi fissi che scrutano qua e la in cerca del prossimo ortaggio da assaporare e, se supera la prova, coltivare/sperimentare nel proprio orto o balcone. Certamente il risultato non sarà precisamente uguale a quello che tenete tra le mani ma alcune volte avviene anche con le foto sulle buste dei semi in vendita.
Altro RISCHIO (da non sottovalutare): nel giro di poco tempo - oltre alle semenze che avete salvato l'anno precedente, le varietà antiche (heirloom seeds) che con fatica avete scovato,  le varietà tradizionali ottenute tramite scambi, quelle varietà che non potete assolutamente non comprare - entusiasti dell'esperienza e dei risultati, ora vi riempiate la casa anche con i SEMI dal PIATTO!

Tanti auguri a chi ci vorrà seguire.

IN PRATICA, COME FARE.....andiamo per famiglie:

Chenopodiacee
Biete da foglia e spinaci, si interra appena il colletto (il torsolo duro che tiene insieme le foglie) preferibilmente con gemme, dopo averlo fatto radicare per facilità in acqua, con un po di pazienza riforma le radici e ributta foglie.
Barba di frate o Roscano, solitamente è venduta con la radice, che viene tolta perche dura da mangiare.
Queste radici messe in terra attecchiscono e ricominciano a vegetare, si lasciano andare a fiore per recuperarne i semi da seminare l'anno successivo.
Carciofo e cardo si possono interrate i polloni che escono dalle ascelle del gambo, radicano.

Crucifere
Rapa (tagliate le foglie e cuocetele) si fa radicare in acqua il ciuffo  rimasto con una parte di rapa...quello che buttereste via! Una volta radicato si trasferisce in terra, si riforma la vegetazione che si lascia andare a seme. Ora si recuperano i semi.
Rafano si interra una parte della radice con un occhio vegetato, si riforma la radice.
Una zucca può darci anche 1000 semi!
Semi di zucca (Mantovane e Beretta) lasciati germinare su un tovagliolo di carta bagnato.
Per mantenere costante l'umidità chiudere in un sacchetto di plastica.

  Cucurbitacee
Zucche sono il massimo, facile da estrarre i semi, la polpa si consuma.
I semi si lavano in un colino poi si lasciano asciugare in luogo ventilato su della carta di giornale, per almeno 3 settimane. Si possono seminare anche direttamente.
Per velocizzare la germinazione li metto in un tovagliolo di carta umido, come emettono le radici li pianto nella terra.
Meloni e anguria, come sopra.

  Liliacee
Aglio bianco o rosso meglio se ha vegetato in frigor, si ineterra con la punta verso l'alto.
Cipolle e porri, anche senza ivernalizzazione in frigor, si interrano.
Scalogno, idem sopra.
Basta un pezzo di radice per far ri-vegetare la carota.
Si lascia andare a seme....che poi si può conservare.
Da sinistra: carota e sedano, radicati nella terra.
Il sedano è più lento.
Carote e sedano che radicano in un vaso sul balcone.

  Ombrellifere
Carota, si può far radicare il pezzetto della parte alta della carota, quella  appena sotto il ciuffo.
Di fatto è come fare una talea radicale (la carota è una radice), basta il pezzetto con il ciuffo che buttereste via, si appoggia in un bicchiere con un po d'acqua o su di un pezzo di carta di quotidiano (tenuto sempre umido), chiudere in un sacchetto di plastica. Quando avrà formato un po di radici, trasferire in terra. Si può mettere anche direttamente a radicare nella terra se le temperature lo permettono. Non si riforma l'ortaggio, ma comincia a rivegetare il ciuffo che mandato a seme fornirà parecchia semenza pronta da seminare o conservare seccata per le successive semine.
Sedano idem sopra, si utilizza il colletto (parte bassa e dura) che buttereste via...ci impiega un po a riformare i gambi di sedano, ma il risultato è incredibile.
Pomodoro datterini (frutto maturo=semi ok)
 e peperone friggitello (semi acerbi=non germinanno!) .
  Solanacee
Pomodoro datterino, pachino, cigliegini danno ottimi risultati. Togliere i semi con la punta del coltello, senza rovinare il pomodoro che potete mangiare. Sciacquare e lasciar asciugare per conservarli o seminarli subito.
Melanzane è meglio farle finire di maturare un pò quando iniziano a diventar brune sono ok! Togliere delicatamente i semi...mangiare quel che resta. Lasciare i semi asciugare.
Peperoni quadrati o a corno ben maturi,  danno ottimi risultati e i semi si recuperano immediatamente con facilità. Fanno eccezione i peperoni friggitelli che vengono raccolti verdi (ancora acerbi), i semi internamente sono immaturi , quindi non germinano.
Peperoncini, tutte le varietà, anche quelli già secchi che sono già pronti per l'uso!
Patate germogliate, tagliarle a pezzi lasciando alcuni germogli ad ogni porzione, dopo averle lasciare asciugare 3-4 giorni, interrarle.
  Composite
Le insalate sono ottime e semplici da ripiantare. Le lattughe, la Romana , l'Iceber,...tutte quelle che hanno un cespo con un torsolo ben grossino ributtano facilmente e velocemente nuove foglie se questo viene appoggiato su del terreno o in una contenitore con acqua per far riformare le radici. Quando si riformeranno le foglie basterà asportare solo le foglie da consumare e continueranno a formarsene di nuove!
  Tuberi e rizomi in generale.
Basta tagliarli a porzioni con degli occhi (punti che vegetano), lasciare asciugare i tagli in modo che non marciscano, interrare...è fatta!

  Semi secchi ...sono già pronti, per l'uso basta reidratarli lasciandoli a bagno una notte o avvolti in uno straccio umido chiuso in un sacchetto da frigo, e inizieranno a germogliare in pochi giorni.

  Semi di frutta sono facili da estrarre, germinano facilmente, ma ci vuole molto tempo per arrivare ad avere una pianta che produca frutti. Nella maggior parte dei casi è necessario l'innesto.
Quando tutto ciò riesce è una vera soddisfazione!!!
La nespola dà buoni risultati.

Aggiornerò se proviamo altro e raccoglieremo foto di nuovi esperimenti.

19 commenti:

  1. Io lo faccio sempre. Ultima cosa seminata dalla dispensa è stata la quinoa, sta venendo bellissima.

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    1. La Quinoa è bellissima, buonissima e una botta di salute. Ottimi anche i semi germogliati da mangiare. Bisogna però lavare molto bene i semini prima, per togliere le saponine che li ricoprono, che gli darebbero un sapore amaro.
      Pat

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  2. Davvero molto utile questo post....L'anno scorso mi ero messa d'impegno a coltivare anch'io qualche seme "riciclato"....Ci devo riprovare ;-)

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. emmm io ho provato con gli spinaci li ho messi in un bicchiere con l acqua ma dopo un po è diventata color melma e ha iniziato a puzzare :( cosi ho buttato via tutto. Era normale? dopo quanto tempo si capisce se è il caso di buttare.

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  5. In questo articolo si parla di "orto dal piatto" I semi di spinaci non si trovano nel piatto. Se hai messo in acqua delle foglie sperando che facessero la radice no, non la fanno. Si potrebbe provare solo avendo almeno un pezzetto della radice originale ma non credo sia conveniente. Se invece hai preso i semi, metterli in un bicchiere non è il modo migliore. O li semini in terra, (significa in piena terra oppure in un vaso o contenitore contenente terra) oppure prendi un pezzetto di stoffa o di carta, li inumidisci, ci metti i semi, poi chiudi, inserisci il tutto in un sacchettino di plastica. Chiudi l'apertura e controlli molto spesso, almeno tutti i giorni. Appena fanno la radice vanno comunque messi in terra. Io trapianto praticamente tutto, ma gli spinaci è meglio seminarli direttamente a dimora. Gli spinaci li ho aboliti da anni in favore di altre verdure che trovo più gustose e meno problematiche.

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  6. ah ecco no io cmq avevo messo nel bicchiere la parte di sotto dove c'è la parte a punta marroncina. cmq ok abolirò gli spinaci per la risemina :DD:

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  7. Anche io gli spinaci (pur adorandoli) ho rinunciato a coltivarli!
    Pat

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  8. scusate se non rispondo da un po hai messaggi,
    Pat

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    1. Ciao! Ho provato a far germogliare le carote ma ammuffiscono prima di germogliare. Sai consigliarmi? Grazie

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    2. Mi permetto di rispondere io. Le carote avevano un piccolo accenno di foglie? Quelle completamente senza foglie possono essere trattare perché non germoglino, per farle durare di più.

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  9. Post vecchio ma molto attuale. Non buttate via nulla di vegetale, anche se non utile alla semina vi servirà per arricchire il terreno da coltivare.

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  10. Cavolo nero, è possibile fare germogli dal piatto?

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  11. Risposte
    1. Posso provare a rispondere io. Se hai le singole foglie no. Se hai la cima di una pianta puoi provare a metterla in acqua e vedere se riesce a fiorire e a maturare i semi. Non è facilissimo.

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